Seleziona una pagina
La parabola del contadino cinese
Pubblicato il 6 Nov, 2024

 

LA PARABOLA DEL CONTADINO CINESE

La parabola del contadino cinese, è un racconto che ci insegna ad accettare, senza giudicare le cose che ci accadono nella vita.

 

NON TUTTI I MALI VENGONO PER NUOCERE

Un evento che puo’ sembrarci all’inizio negativo, con il passare del tempo, potrebbe aprirci nuove porte verso qualcosa di positivo. Ad esempio la fine di un rapporto in una relazione, che non viene condivisa da entrambi, all’inizio per uno dei due potrebbe sembrare una catastrofe, invece con il passare del tempo puo’ rivelarsi un’ ottima possibilità per fare altre conoscenze e magari trovare la persona della propria vita. Al contrario, un evento che all’inizio puo’ sembrare positivo, come una promozione sul lavoro, potrebbe caricarci di responsabilità e togliere del tempo a noi stessi e alla nostra famiglia, trasformandosi in una esperienza negativa.

 

LA PARABOLA

Molti anni fa, nelle campagne cinesi, un uomo e suo figlio vivevano in un piccolo villaggio.

Non possedevano molto: una baracca, un campo da coltivare e un cavallo per arare il campo.

 

Un giorno il cavallo scappò, gli abitanti del villaggio andarono a trovare il contadino e gli dissero:”il cavallo era indispensabile per arare il campo, che sfortuna che hai avuto”.

 

L’uomo rispose:”forse si o forse no, vedremo”.

 

Una settimana dopo, il cavallo tornò insieme ad altri due cavalli selvatici, quindi l’uomo e il figlio si ritrovarono con tre cavalli. Gli abitanti del villaggio andarono dall’uomo e gli dissero:”prima avevi un solo cavallo, adesso ne hai tre, che fortuna che hai avuto”.

 

L’uomo rispose:”forse si o forse no, vedremo”.

 

Dopo alcuni giorni, il figlio mentre puliva la stalla, prese un calcio da un cavallo selvatico cadde a terra e si ruppe una gamba. Gli abitanti del villaggio andarono dall’ uomo e gli dissero: “tuo figlio era l’unico che poteva aiutarti a lavorare, che sfortuna che hai avuto”.

 

L’uomo rispose: “forse si o forse no, vedremo”.

 

Dopo alcune settimane, degli ufficiali dell’esercito andarono nel villaggio e iniziarono a reclutare tutti i giovani per portarli a combattere in guerra, quando andarono a casa del contadino e videro il figlio con la gamba rotta, decisero di non portarlo a combattere. Gli abitanti del villaggio quando videro il contadino, gli dissero: “i nostri figli andranno a morire in guerra e il tuo no, che fortuna che hai avuto”.

 

L’uomo rispose: “forse si o forse no, vedremo”.

 

L’ESPERIENZA PERSONALE..

Questa parabola mi ha insegnato ad affrontare la vita con più serenità, a non fare progetti a lungo termine perché la vita è imprevedibile e la pandemia del 2020 mi diede la conferma. Stare tanto tempo da solo chiuso in casa mi fece riflettere sul vero senso della vita, prima della pandemia non stavo passando un buon periodo, avevo voglia di cambiare la mia vita, ma lo vedevo come un sogno lontano che non si sarebbe mai realizzato. Poi ci fu la morte inaspettata di un mio carissimo amico e li capii che siamo solo di passaggio e che nulla è scontato. Trovai il coraggio di lasciare il lavoro a tempo indeterminato e di fare ciò che ho sempre sognato: viaggiare per il mondo. Avrò fatto la scelta giusta? “Forse si o forse no, vedremo”

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *