CINQUE MESI NEL SUD EST ASIATICO..
Quello nel sud est asiatico rappresenta uno dei viaggi più importanti della mia vita.
Il 16 gennaio del 2023 sono uscito per la prima volta fuori dall’Europa, da solo, all’avventura zaino in spalla. E’ stato un viaggio che aspettavo da tanto, così una volta deciso, comprai un biglietto per la Thailandia di sola andata e partii.
Scelsi la Thailandia per iniziare il viaggio perché si trova in una posizione strategica rispetto ad altri paesi del sud est asiatico e anche perché è il paese dell’Asia che si è occidentalizzato di più, è sicuro, economico, la gente è molto ospitale ed è facile muoversi, non a caso viene chiamato il paese del sorriso, quindi è il posto perfetto per chi vuole cominciare un’esperienza del genere.
Dopo aver passato quasi un mese nel nord della THAILANDIA decisi di superare il confine con il LAOS. Da Chiang Rai presi un local bus che in due ore mi portò a Chiang Khong, un paese al confine con il LAOS, da lì è molto facile superare il confine; io ho avuto solo un po’ di problemi con il cambio dei soldi, una ragazza mi stava dando dei soldi in meno, per fortuna me ne sono accorto in tempo, le ho chiesto la parte mancante e senza fare storie mi ha restituito il denaro scusandosi dell’errore fatto.
Il LAOS è un paese fantastico, sono rimasto fino alla scadenza del visto. Non è facile dialogare con i laotiani perché la maggior parte di loro non parla inglese, ma sono sempre pronti ad aiutarti, purtroppo però non posso dire la stessa cosa dei vietnamiti. Una volta scaduto il visto per il LAOS ho preso un pullman da Savannakhet, una piccola città che si trova al centro del paese, diretto per la capitale del VIETNAM, Hanoi.
Sono entrato nel paese con un visto gratuito di due settimane e la differenza l’ho notata appena superato il confine; erano quasi le dieci di sera, ci siamo fermati per mangiare qualcosa in un ristorante locale, la proprietaria del ristorante mise subito le cose in chiaro, divise noi occidentali dagli asiatici, ricordo che ci fece sedere in un tavolo a parte dicendoci che noi avremmo dovuto pagare di più rispetto agli altri, seduti al mio tavolo c’erano dei ragazzi francesi che non accettarono la condizione ed andarono via.
La cifra non era molto esagerata e così io decisi di rimanere al tavolo da solo, catturando subito l’attenzione dell’autista del pullman e di altre persone laotiane che viaggiavano con noi, mi invitarono al loro tavolo per mangiare insieme e brindare con un buon whiski fatto in casa. Ne fui felice.
Il VIETNAM è un paese bellissimo, ma purtroppo le persone non sono come il resto del sud est asiatico. Penso che la brutale guerra provocata dagli americani abbia influito molto sul loro comportamento verso gli occidentali.
Dopo due settimane in VIETNAM presi un pullman da HO CHI MINH diretto per PHNOM PENH, capitale della CAMBOGIA, dove sono rimasto più di venti giorni, di cui dieci sulla bellissima isola di KOH RONG SAMLOEM a lavorare in un ristorante sulla spiaggia come butta dentro, bellissima esperienza vissuta con i ragazzi cambogiani. Da SIHANOUKVILLE presi un bus notturno per BANGKOK. Tornare in THAILANDIA dopo più di due mesi è stato come tornare a casa.
Da BANGKOK sono andato verso il sud per entrare in MALESIA, sempre via terra; è stato il confine più facile da superare, da HAT YAI, in THAILANDIA, c’è un treno che porta direttamente a PADANG BESAR, nello stato della MALESIA, bisogna solo superare un facile controllo passaporti per ottenere un visto gratuito di tre mesi. Sono stato un mese in MALESIA, tra cui più di due settimane sulla splendida isola di KAPAS, un’isola incontaminata dove ho fatto il bagno in compagnia di giganti tartarughe e piccoli squali.
Dall’aeroporto di KUALA LUMPUR, il 16 giugno 2023 presi l’aereo per ROMA, finendo questo fantastico viaggio di cinque mesi nel sud est asiatico senza prendere aerei.
Posso dire che il primo viaggio importante fuori dall’EUROPA mi ha permesso di confrontarmi con tante culture e religioni diverse, facendomi superare tante paure infondate, paure che nascono dalle brutte notizie che ascoltiamo in tv o dai social media, portandoci a non fidarsi del prossimo e limitandoci a fare la cosa più bella, che è quella di viaggiare.
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