Il 25 Aprile 2022 decido di partire da piazza San Pietro, a Roma, per provare a raggiungere il punto più a ovest d’Europa, Finisterre “fine della terra”.
Il cammino in totale è durato circa tre mesi, il progetto era quello di fare tutti i 3000 km a piedi, ma una volta arrivato a BRIANCON in Francia,dopo 45 giorni di cammino, ho deciso di alleggerire il mio zaino di 15 kg, privandomi di tenda, fornelletto a gas per cucinare e di prendere un treno per avvicinarmi a Saint Jean Pied De Port, ai piedi dei Pirenei, dove inizia il cammino francese; da lì ho continuato a piedi per altri 1000km.
Partendo da Roma ho percorso tutta la via Francigena passando per Viterbo, Siena, Lucca, Piacenza, Pavia, Vercelli; da qui invece di proseguire verso nord ho girato verso Torino e dopo un centinaio di km sono arrivato in Francia.
La via Francigena è una strada percorribile a piedi che collega la città di Canterbury, in Inghilterra, con Santa Maria Di Leuca, in Puglia. Io ho percorso la parte del nord, che collega Roma con il passo del Monginevro in Francia, sono circa 1000 km.
All’inizio ho utilizzato una guida cartacea comprata online, ma purtroppo passata la Toscana ho dovuto scaricare l’app, un po’ perché la guida non era aggiornata e un po’ perché la via non era ben segnalata. Parlo di un’esperienza vissuta 2 anni fa, quindi spero che in questi 2 anni siano cambiate le cose.
Il tratto più bello della Francigena del nord è sicuramente quello Toscano ed è anche il pezzo meglio tenuto riguardo la segnaletica e la pulizia.
Un tratto che mi è piaciuto tantissimo è anche quello da Torino al Monginevro, passando per la Val di Susa, sono stati 45 giorni di vera avventura, la cosa che mi eccitava di più era il non sapere dove avrei dormito la notte, mi dava un senso di libertà.
Una volta arrivato sopra a passo della Cisa, ho dormito dentro una chiesa, “sono stato da Dio”, non mi era mai capitato altre volte, perché le chiese in Italia di solito sono quasi sempre chiuse.
Ho incontrato gente fantastica sempre pronta ad aiutarmi, persone incontrate per strada che mi aprivano la porta di casa loro per offrirmi da mangiare, da bere o semplicemente per scambiare qualche chiacchiera, persone che senza conoscermi mi abbracciavano e mi riempivano il cuore di gioia.
Ogni giorno era un avventura nuova, ma ho passato anche momenti tristi, stare lontano da casa, dalla famiglia per tanto tempo non è stato facile, a volte anche ricevere solo un saluto da qualche sconosciuto mi dava la sensazione di stare meno solo e la carica per continuare il cammino.
Mi è capitato anche di incontrare altri pellegrini e camminare insieme, ma la maggior parte delle volte ho camminato quasi sempre in solitudine e sono stati quelli i momenti più duri, ma anche i più belli che mi hanno fatto crescere di più.
Ho dormito da solo in tenda in riva al mare, in mezzo ai boschi e ho visto dei tramonti fantastici. Il cammino è pura magia, è il modo più autentico ed originale per viaggiare, riesci a guardarti dentro, a capire i tuoi limiti e a superare le paure. E’ un’esperienza fantastica che auguro a chiunque, buon cammino a tutti..
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