LA VIA DEGLI DEI, A PIEDI DA BOLOGNA A FIRENZE..
La via degli dei è un cammino che collega piazza Maggiore, a Bologna, con piazza della Signoria, a Firenze; è un percorso lungo circa 120 km, fattibili in circa cinque o sei giorni. La via degli dei è un cammino a cui tengo particolarmente, oltre alla sua bellezza, questa via rappresenta uno dei viaggi che ha contribuito al mio cambiamento.
Ricordo come se fosse ieri il momento in cui mi svegliai una mattina di fine agosto in mezzo ad un bosco, uscii fuori dalla tenda e venni travolto da un’ondata di serenità, non so se chiamarla felicità, comunque era una sensazione di benessere che non avevo mai provato e subito dopo cercai di capire da dove provenisse. La sera prima avevo cenato con una scatoletta di tonno e un pezzo di pane di due giorni prima, avevo accesso un fuoco per evitare che si avvicinassero gli animali che frattempo mi aveva anche fatto compagnia, quindi non ero stato a mangiare in un lussuoso ristorante o a dormire in un grande hotel eppure ero lì, felice e spensierato, da quel momento ho capito che la felicità si trova nelle piccole cose.
Quella sera avevo voglia di stare da solo, di dormire in mezzo al bosco con il profumo della natura che mi circonda, non nego che ogni piccolo rumore attirava la mia attenzione e brutti pensieri mi passavano per la testa, ma poi pensandoci bene, chi poteva esserci in un bosco in mezzo all’appennino toscano alle undici di sera? Penso che il bosco e la montagna siano i posti più tranquilli per dormire in tenda. Bisognerebbe evitare più che altro i posti vicino alle strade e ai centri urbani, perché lì ci potrebbe essere il pericolo che qualche malintenzionato possa rovinarvi la serata, quindi il segreto è sempre quello di mettere la tenda più lontano possibile dall’uomo.
La via degli dei rappresenta per me una rinascita, dopo quel viaggio non sono stato più la stessa persona. Ricordo la mattina della partenza quando presi il treno da Frosinone, ero pieno di paure di insicurezze, era la prima volta che viaggiavo da solo e quando scesi a Bologna per raggiungere Piazza Maggiore ero emozionatissimo. Lì ebbe inizio la mia avventura; la prima missione era quella di raggiungere il portico di San Luca, come sempre tutti i cammini nelle grandi città non sono ben segnalati, quindi cominciai a trovare la prima difficoltà, dopo qualche minuto di incertezza e di strade sbagliate, incrociai lo sguardo di un altro viandante, Stefano, un ragazzo marchigiano, anche lui partiva da solo ed era al suo primo cammino in solitaria. C’è bastato un solo sguardo per capire che avevamo la stessa destinazione, da lì nacque una grande amicizia. Questo è il bello di viaggiare da soli, si è più aperti a nuove conoscenze.
La prima notte dormii a Monzuno, in un centro sportivo dove è possibile fare una doccia, il secondo giorno a Madonna Dei Fornelli, dove c’è un ristorante che mette a disposizione un prato per le tende, un bagno chimico e una doccia per tutte le persone che mangiano al ristorante, la terza notte ho dormito da solo in mezzo all’Appennino, tra passo della Futa e San Pietro a Sieve e la quarta ed ultima notte sono riuscito a raggiungere con un po’ di fatica il santuario di monte Senario, dove ho incontrato un gruppo di signori di Frosinone ed una coppia di ragazzi delle Marche con cui è nata una bellissima amicizia. Quando ci si incontra in questi contesti non è difficile fare amicizia, le persone in viaggio si sentono libere e spensierate. Abbiamo dormito tutti davanti al santuario di monte Senario e il giorno dopo abbiamo raggiunto insieme piazza della Signoria.
Per festeggiare abbiamo mangiato un buon lampredotto, un tipico panino fiorentino con in mezzo della trippa e delle salse piccanti, ovviamente non ci siamo fatti mancare la birra. Sicuramente il lampredotto non è un panino per vegetariani, ma è di certo un ottimo modo per festeggiare l’arrivo a Firenze.
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